
Se state organizzando le vostre vacanze e ancora non avete trovato una soluzione per cani e gatti, le nuove risorse a disposizione sono molte, con qualche accortezza…e una dritta: trasportarli con noi non è mai stato così facile.
Regola numero uno: non lasciate i gatti in un gattile, salvo non ci sia proprio alcuna altra possibilità. I gatti sono territoriali, e aggiungere all’assenza dei “padroni” il cambiamento di scenario è uno stress per loro ancor maggiore che per un cane. I gatti non hanno bisogno di uscire, quindi senza troppa fatica si dovrebbe riuscire a trovare qualcuno disposto a passare a trovarlo, nutrirlo e ripulire la sabbietta una volta al giorno.
Anche un vicino di casa, un parente o un amico, vanno bene: qualcuno a cui poter ricambiare il favore, risparmiando, e che il gatto conosce, anche se magari superficialmente.
In alternativa, le risorse – anche online – sono molte: oggi le pagine facebook di quartiere, le cosiddette social street, offrono mille possibilità a chi cerca e offre lavoretti di questo tipo, specie nelle città medio-grandi: uno studente o un pensionato troverà vantaggioso arrotondare i guadagni rimanendo nella propria zona e facendo un lavoro poco impegnativo e super flessibile. Ancora, siti di riferimento come petme restano una certezza per le vacanze ma anche per la vita di tutti i giorni, quando non sappiamo a chi lasciarli.
Regola numero due: anche se il cane soffre meno la pensione, si può pensare anche per lui a un amico-vicino che venga a casa. Questa scelta è certamente più impegnativa, visto che il cane deve uscire almeno 2 volte al giorno, meglio se 3, e almeno una volta deve potersi sfogare e correre liberamente giocando all’aria aperta. Per questo, una buona struttura può rivelarsi la soluzione più facile. Ma quali caratteristiche deve avere?
La spesa minima per una struttura seria è di 10 euro a notte per un gatto, e intorno ai 20-25 per un cane. Come per l’ingresso di un bambino all’asilo, ci vogliono due o tre giorni per l’inserimento nell’ambiente nuovo: il proprietario dell’animale deve accompagnarlo e stare con lui, e nel frattempo verificare le caratteristiche del posto: che ci siano pasti personalizzati (ogni cambiamento aggiuntivo, come il cambio di crocchette, può essere un ulteriore stress) che siano garantite, e dove, le corse mattutine e serali, che gli spazi chiusi siano adeguati e protetti da sole o pioggia, che la struttura sia pulita e non ci siano odori sgradevoli.
Non abbiate timore di controllare che ci siano le autorizzazioni sanitarie e del Comune, che i dipendenti abbiano i requisiti professionali, e che la pensione sia convenzionata con un veterinario. Come in tutte le cose che riguardano gli animali domestici (e gli esseri umani) il segreto del successo sta in una soluzione al “problema estate” al quale i nostri amici siano abituati sin dall’infanzia. Quindi se siete indecisi, sappiate che un cane anziano che non ha mai fatto questa esperienza soffrirà di più.
Per quanto riguarda i rimedi anti-stress, aiuta molto una maglietta con il vostro odore, la cuccia dell’animale trasportata fino alla pensione, e naturalmente i suoi giochi preferiti.
Regola numero tre: forse riuscite a organizzarvi per portare con voi i vostri animali! Sappiate che le cose negli ultimi anni sono parecchio cambiate: quest’anno addirittura sui treni ad alta velocità di Italo, a luglio e agosto, il biglietto è offerto dall’Editore Pizzardi (quello dei mitici Amici Cucciolotti); se gli animali di taglia piccola sono ammessi gratuitamente tutto l’anno, chiusi nel loro trasportino, questa opzione apre gratuitamente in estate anche ai cani che superano i 10 chili, per i quali sarà previsto uno spazio a fianco dei padroni (in tutte le categorie di viaggio), con un kit speciale che include un tappetino monouso per accucciarsi e una ciotola per il cibo o per l’acqua (prenotazioni allo 06.0708).
Trenitalia ammette gratis trasportini di dimensioni non superiori a 70x30x50 nella prima e nella seconda classe di tutte le categorie di treni (solo uno per passeggero però!). Per cani extra large la tariffa fissa di Trenitalia è 5 euro. Accettabile.
In aereo, Easyjet e Ryanair restano ostili al trasporto di animali domestici, mentre Vueling accoglie a bordo cani, gatti, ma anche uccelli, pesci e tartarughe. Per viaggiare in cabina con il proprietario (come noto la stiva degli aerei è un’opzione molto pericolosa, per possibili problemi di pressurizzazione che possono risultare mortali) il trasportino con l’amico dentro non deve superare gli 8 chili, e le misure 45x39x21, al costo di 40 euro a tratta sui voli interni, 50 sugli internazionali e per le Canarie. Con Alitalia, il trasportino può pesare fino a 10 chili (ma le dimensioni richieste sono molto rigide e si fermano a 40x20x24) per tariffe che variano da 40 euro, in Italia, a 75 per Europa e Nord Africa (fino a 200-250 per i voli transoceanici). Un po’ più economici Air France e Tap. Occorre prenotare in anticipo, in genere per telefono.
Per quanto riguarda i traghetti: Moby, Tirrenia e Toremar mettono a disposizione cabine per ospitarli con i proprietari (con l’aggiunta di 50 euro), fino a un massimo di tre animali per cabina. Ulteriori dettagli su TraghettiWeb.
Immagine di copertina: Fotomontaggio di Armando Tondo
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