Dalle sartorie sociali arrivo “OSO”, una linea di abbigliamento etica e sostenibile pensata da giovani

Unisce il rispetto dell’ambiente e delle sue tante diversità, il sostegno alle persone più fragili e la tutela dei diritti dei lavoratori. Allo stesso tempo punta sui giovani, sulla loro creatività, sulla passione che questa generazione sta dimostrando per il Pianeta. Si chiama “OSO – Vestire etico e inclusivo” ed è la nuova linea di abbigliamento in vendita nei negozi NaturaSì. Un made in Italy tutto puntato all’etica.

E’ una linea di abbigliamento ‘speciale’ perché pensata e disegnata dai giovani del nostro Laboratorio 2050 nel rispetto dell’ambiente, utilizzando solo tessuti di cotone certificati GOTS (Global Organic Texil Standard), fibre di bambù ed alga, prodotta e confezionata da una rete di sartorie sociali che garantiscono un lavoro dignitoso a donne con un vissuto di fragilità o vittime di violenza. Perché pensare bio per noi significa anche questo: non lasciare indietro nessuno e rifiutare ogni tipo di sfruttamento.” commenta Fausto Jori, Amministratore delegato di NaturaSì, la più grande realtà del biologico in Italia. 

Del resto la scelta di NaturaSì quest’anno è stata proprio quella di aprirsi di più ai giovani, con una serie di iniziative sviluppatesi dentro l’azienda stessa, con la nascita di Laboratorio 2050, “perché il miglior modo di sensibilizzare i giovani è stare con i giovani”, precisa Jori.

L’azienda ha dato corpo all’impegno sociale con il progetto “Naturabile”, a sostegno dell’inclusività, dell’ecosostenibilità e dell’eticità con particolare attenzione alla fragilità fisica ed emotiva.
Da questi presupposti è scaturita la collaborazione di NaturaSì con la Fondazione Corte delle Madri di Bereguardo, Quid, Made in GOEL e Fatto A Scampia per una nuova linea di abbigliamento green ed etica, ideata e disegnata dai giovani, che hanno scelto anche il marchio “OSO vestire etico e inclusivo” per sottolineare la voglia di “osare per realizzare il cambiamento”, e confezionata da questa rete di sartorie sociali.

Realtà conosciute nel Paese che supportano persone a cui è stata tolta la dignità, inserendole in un circuito virtuoso dove si crea un Made in Italy di eccellenza, nel rispetto degli stringenti criteri sociali e ambientali applicati a tutto il ciclo di produzione. Dalle donne che hanno ritrovato fiducia e speranza nei tre laboratori di Quid (il cui focus trasversale è l’impiego al femminile: oggi le donne rappresentano l’84% della forza lavoro, il 78% del management e il 67% del Cda), alle persone svantaggiate che trovano letteralmente “riscatto” in Made in GOEL, opponendosi alle mafie in Calabria e nel resto d’Italia. Per arrivare alle persone in stato di fragilità economica e sociale a cui Fatto a Scampia dà la possibilità di svolgere regolarmente un lavoro e di integrarsi, in una parte dell’Italia dove la presenza della malavita organizzata rappresenta spesso l’unica opportunità di vita.
La prima collezione OSO è composta da cinque capi, tre unisex e due da donna: una t-shirt, una felpa e un kimono, una blusa a mezze maniche e una felpa smanicata. I capi OSO sono pensati per essere indossati tutto l’anno e rinnovati ad ogni stagione con accessori e tinture vegetali che saranno presenti nella collezione autunnale. 

Il messaggio di fondo è che ‘tanto è troppo’, forse soprattutto, nella moda. Nella produzione vengono poi utilizzati esclusivamente tessuti ecosostenibili, tra cui il cotone biologico, che risulta più morbido e traspirante di quello coltivato in agricoltura intensiva, e il Seacell, ricavato dalla lavorazione delle alghe brune. Il Seacell risponde molto bene ai requisiti di ecosostenibilità della produzione e delle lavorazioni. Caratteristica molto interessante è la protezione che offre contro i raggi UV e la trasferibilità (assicura il 50% di protezione in più del cotone).

Abbiamo pensato ad un progetto che fosse ‘eco’ a 360 gradi e che invogliasse a osare per cambiare un modello di vita che si è dimostrato iniquo e dannoso per l’ambiente, oltre che per la salute“, aggiunge Sara Lucchi, Responsabile del progetto per NaturaSì. “Crediamo che i giovani abbiano il coraggio di essere diversi, nei pensieri e nelle azioni. Grazie alla collaborazione con la rete di sartorie sociali vogliamo essere parte del cambiamento attraverso una condivisione di valori tra chi crea, chi produce e chi indossa”, conclude.

A sottolineare il collegamento con i giovani, testimonial del progetto OSO è Enula, cantante milanese nota al pubblico per aver partecipato ad un talent show e già volontaria della Fondazione Corte delle Madri.
I capi della linea OSO si possono richiedere in tutti i negozi NaturaSì (con consegna in 72 ore laddove non immediatamente disponibili) e possono essere ordinati  online sul sito di NaturaSì . Ogni capo è venduto in una scatola che potrà essere riciclata. Dopo l’acquisto il cliente può lasciarla direttamente al negoziante oppure riportarla durante la spesa successiva. In cambio riceverà dei campioni gratuiti di alcuni prodotti cosmetici per la cura del corpo. Per ogni capo acquistato, inoltre, troverà nella scatola in omaggio una busta di semi che daranno fiori utili per le api e/o di semi antichi e in via di estinzione, oltre ad una spilla OSO.
Potrà, inoltre, essere prenotata online dal sito OSO una visita guidata gratuita presso le aziende agricole biologiche e biodinamiche del circuito di NaturaSì. 

QUID
Cooperativa sociale che ha come prerogativa quella di recuperare tessuti di eccedenza e di realizzare poi prodotti, soprattutto capi di abbigliamento, per mano di donne con passato di fragilità creando per loro opportunità d’impiego stabile, di formazione e di crescita lavorativa. La produzione impiega tessuti di fine serie, stock invenduti o donati da prestigiose aziende tessili italiane e da noti brand del mondo della moda internazionale. Questa peculiarità produttiva evita di destinare al macero tessuti pregiati, consentendo un ridotto impatto ambientale anche in termini di carbon footprint, dato che la maggior parte dei fornitori si trova in Italia a meno di 200km di distanza dalla sede Quid.

Made in GOEL
GOEL significa “il riscattatore”: il gruppo si oppone a tutto ciò che nega la dignità delle persone, con particolare riguardo alle più indifese. Ha denunciato lo strapotere della ‘ndrangheta e delle massonerie deviate in Calabria e nel resto d’Italia. Nasce per dimostrare che l’etica non è solamente “giusta” moralmente, ma anche “efficace”, ovvero l’unica via per uno sviluppo davvero sostenibile dei territori. Made in GOEL inserisce al lavoro persone svantaggiate e include nella propria filiera laboratori del territorio qualificati, specializzati in varie tipologie di servizi e di produzioni, in grado di fornire servizi altamente personalizzabili. 

Fatto a Scampia
La Cooperativa ha come scopo il coinvolgimento di persone svantaggiate in attività lavorative regolarmente svolte: un laboratorio di sartoria e uno di legatoria e cartotecnica. Attualmente la sartoria ospita sia giovanissimi del territorio impegnati nel percorso di alternanza scuola-lavoro, passaggio fondamentale per la crescita professionale e personale degli studenti; sia tirocinanti, quasi sempre giovani donne extracomunitarie, che vengono formate e avviate al lavoro. Usufruendo dell’insegnamento delle socie e delle attrezzature del laboratorio infatti, queste giovani donne migliorano le proprie competenze e si confrontano con una vera e propria realtà lavorativa, preparandosi così al mondo del lavoro per migliorare la condizione socio-economica personale e delle proprie famiglie.

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